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lunedì 29 aprile 2019

Recensione: Fiore di Sangue di Crystal Smith

Titolo: Fiore di Sangue [Bloodleaf #1]
Autore: Crystal Smith
Data di Uscita: 14 gennaio 2020
Casa Editrice: Mondadori
Numero pagine: 276

Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un'istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest'ultimo e il suo regno. Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un'esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l'oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia. Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l'esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona.

5 Stelline
Perfetto

Recensione


Ogni tanto mi ritrovo a leggere dei libri senza prima riguardare la trama, completamente al buio, senza sapere cosa mi aspetti, e di solito mi sento sempre spaventata e non mi piace quando dopo appena due capitoli corro a a rimediare. Non è stato il caso di questo libro.

Aurelia è una principessa sulla quale grava un ombra oscura: è dotata di poteri magici ma li deve tenere nascosti perché nel suo regno praticare la magia è punibile con la morte. Poco prima della sua partenza per un regno vicino per incontrare e sposare il suo futuro sposo il popolo insorge, prende possesso del palazzo e costringe la principessa a fuggire. Ma il viaggio è pericoloso e un tradimento la costringe a nascondere la sua vera identità e a lottare per riprendere il suo posto e per scoprire i segreti che si celano dietro i suoi nemici.

Ho iniziato a leggerlo come ho detto senza aspettative ma comunque prima del capitolo 8 volevo mollare. Non capivo dove stesse andando la storia e mi stavo un po’ annoiando. Poi il capitolo 8 ha cambiato tutto anche se non so dire perché, ha iniziato a prendermi ed emozionarmi e ho capito quale era il filo conduttore di tutto: è la rivisitazione della fiaba La Piccola Guardiana d’Oche. È una fiaba che non molti conoscono e quindi della quale non si trovano in giro molte retelling (questa è la prima che leggo), ma è molto carina e se ne avete la possibilità leggetela perché merita. I punti in comune sono solo quelli essenziali, infatti non mancano i colpi di scena e non si può proprio prevedere come si evolverà la storia.

L’ambientazione e ben descritta senza essere invadente, si tratta soprattutto di luoghi oscuri e incantati e nonostante la provenienza della protagonista i luoghi più descritti, e nei quali si svolgono le vicende, sono i bassifondi e non palazzi o luoghi di ritrovo per ricchi.

La protagonista è Aurelia una ragazza che oltre ad avere poteri magici può vedere i fantasmi, una persona che si nasconde, che non si può permettere di stare troppo attorno agli altri per paura di essere scoperta, una ragazza spaventata e con le idee un po’ confuse all’inizio, ma che quando vede le persone a cui tiene in pericolo riesce a tirare fuori un coraggio da leone incredibile. E' la principessa buona e altruista delle fiabe, ma non è il tipo che deve essere salvato. Deliziosa.

Questo libro entra nella mia lista dei Preferiti perché è uno dei pochi che mi hanno fatto piangere più volte per i motivi più disperati e lasciando sorpresa anche me. Mi è piaciuto da morire e vi consiglio di leggerlo perché non troverete un’altro libro come questo.

Altri libri nella serie:

2) Greythorne (recensione)
3) Ebonwilde (recensione)

Un abbraccio,

Giollyna