lunedì 16 gennaio 2023

Chiacchiere su... Tin Star di Cecil Castellucci

Tin Star

Titolo: Tin Star (Tin Star #1)
Autore: Cecil Castellucci
Data di Pubblicazione: 25 febbraio 2014
Casa Editrice: Roaring Brook Press
Numero di Pagine: 240

Sulla strada per iniziare una nuova vita, Tula e la sua famiglia viaggiano sulla Prairie Rose, una nave coloniale diretta su un pianeta ai confini della galassia. Tutto sta andando bene fino a quando la nave non si ferma in una remota stazione spaziale, la Yertina Feray, e il leader dei coloni, Brother Blue, picchia Tula a morte. Un alieno, Heckleck, la salva e le insegna i modi di vivere sulla stazione spaziale.
Quando tre umani si schiantano sulla stazione, il desiderio di fuga di Tula diventa irresistibile e il suo desiderio di compagnia diventa inevitabile. Ma proprio mentre Tula inizia a escogitare un piano per lasciare la stazione spaziale e uccidere Brother Blue, tutto va storto e improvvisamente il romanticismo è la cosa più lontana dalla sua mente.


Ammetto subito di non essere una super appassionata di fantascientifici, non sono mai la mia prima scelta e mi mettono anche angoscia. Però, non ho mai letto un libro appartenente a questo genere che non mi sia piaciuto. Fino ad ora.


Tin Star aveva tutte le carte in regola per piacermi: un inizio burrascosa, una storia interessante e un bellissimo sfondo. Mi è piaciuto tantissimo come l’autrice abbia deciso di caratterizzare gli alieni e la loro gerarchia, lo ha fatto in modo molto vario e insolito, in certi momenti mi sembrava di leggere Star Wars. Con la differenza che gli umani non sono la specie dominante ma una delle meno ospitali e aperte verso gli altri. Questo ha reso la lettura abbastanza piacevole.


Il contro è stato tutto il resto. I personaggi sembravano dei robot, nessuno escluso. C’era così poca emozione in tutto che non riesco nemmeno a ricordarmi i loro nomi, al di fuori di quello della protagonista che forse è la peggiore. Una storia non può andare avanti se i suoi personaggi non son ben caratterizzati. Qui l’autrice ha dato a tutti un qualche tipo di passato che ci viene spiegato ma è come se credesse che bastasse solo quello. Non è così, io lettrice devo sentire cosa provano devo capire ed empatizzare con loro oppure odiarli.devo sentire qualcosa! Invece niente. 


Tula provava a fare la dura ma non sapeva neanche da che parte fosse girata, doveva essere lei a fregare tutti, ma in realtà si faceva convincere facilmente a fare quello che volevano. L’altra femmina della storia era messa li solo per fare l’opportunista e nient’altro, i due altri umani… mah, non saprei neanche io cosa ci stavano li a fare. Gli unici che un senso ce l’avevano erano il mentore di Tula, che forse era l’unico con un po’ di sale in zucca, e il capitano della “guardia cittadina”, anche se penso sia un fesso che si innamorato al primo sguardo della persona sbagliata. E non fatemi neanche parlare di quanto era prevedibile l’antagonista!


E la storia era così confusa che proprio non capivo dove volesse andare a parare. Penso che neanche l’autrice lo sapesse all’inizio e questo è il risultato. Non aveva ne capo ne coda, purtroppo. Molte scene non avevano alcuno collegamento con la storia, sembravano messe li per fare volume, per poi essere spiegate in modo molto semplicistico. Mi ha annoiata tantissimo e più pensavo questo peggio era.


Per non parlare della parte romantica! Nessun coinvolgimento, nessun senso, soprattutto alla fine quando è successo ciò che pensavo fin dall’inizio e la protagonista…ha seguito il flusso come se niente fosse!


In conclusione, non è stato come mi aspettavo, aveva molto potenziale che non è stato sfruttato al massimo. Peccato.


Altri libri nella serie:


0.5) Useless Wings

2) Stone in the Sky


Un abbraccio,


Giollyna