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martedì 4 settembre 2018

Recensione: Black Heart di Holly Black

Trama

Cassel Sharpe sa di essere stato usato come assassino, ma sta cercando di lasciarsi tutto alle spalle. Sta cercando di essere buono, anche se è cresciuto in una famiglia di truffatori e imbroglia con la stessa facilità con cui respira. Sta cercando di fare la cosa giusta, anche se la ragazza che ama è inestricabilmente connessa con il crimine. E sta cercando di convincere se stesso che lavorare per i federali è giusto, anche se è stato educato a credere che il governo sia il nemico. Ma con una madre in fuga, la ragazza che ama che prende il suo posto nella Mafia, e nuovi segreti che vengono alla luce, il confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato diventa sempre più sfocato. Quando i federali chiedono a Cassel di fare l'unica cosa che ha promesso di non fare mai più, deve capire cosa è un imbroglio e cosa la verità. In un gioco pericoloso e con la sua vita in ballo, Cassel potrebbe dover scommettere di nuovo, questa volta sull'amore.


4 Stelline

Recensione

Cassel mi mancherà.
Quando leggo di protagonisti come lui una piccola parte di me si dispera perché sa che prima o poi dovrà abbandonarlo.
Cassel ha deciso di collaborare con i federali, a suo rischio e pericolo, e nel mentre ha fatto arruolare suo fratello Barron per toglierlo dalla strada e quindi dal reclutamento delle gang. Ma per poter restare vivo ogni suo coinvolgimento con il governo deve rimanere segreto e non è facile quando non sa di chi si può fidare e soprattutto perché non riesce a smettere di preoccuparsi per Lila, diventata a tutti gli effetti parte della gang del padre. Per non parlare poi della madre che, come al solito, ne combina una delle sue, e di una segretissima, specialissima e decisamente ambigua missione di cui gli agenti lo renderanno partecipe.
La storia prosegue più turbolenta che mai e Cassel è veramente in difficoltà perché portato dal suo carattere e dalle esperienze passate a non fidarsi di quello che gli altri dicono e fanno, vuole disperatamente credere che la sua referente del governo vuole aiutarlo, ma questa volta si trova di fronte una persona capace di mentire bene quanto lui e altrettanto difficile da leggere.
Coinvolgere gli amici risulterà impossibile e troppo pericoloso e quindi deve cavarsela da solo, e per sua fortuna lui è tutt’altro che uno stupido.
Lo stile è fantastico, Holly Black mi ha fregata solo in White Cat e mi ha fatto temere il peggio, e mi rincuora sapere che neanche in questo sequel ci sono le cinquanta pagine da superare, il tutto è misterioso e nonostante il punto di vista sia quello del protagonista, quindi è come se fossimo nella sua testa, rimaniamo all’oscuro di molte cose durante la vicenda che ci vengono spiegate solo alla fine.
La conclusione è fantastica, giusta per questo tipo di serie e di genere. Spero che seguiate il mio consiglio e la leggiate perché è davvero molto originale e ben scritta.

Altri libri nella serie:

1) White Cat (recensione)
2) Red Glove (recensione)

Altri libri dell'autrice:

- Il Principe Crudele (The Folk of the Air #1) (recensione)
- Il Re Malvagio (The Folk of the Air #2) (recensione)
- La Regina del Nulla (The Folk of the Air #3) (recensione)
- Perché il Re degli Elfi Odiava le Storie (the Folk of the Air #3.5) (recensione)
- L'Erede Rapito (The Stolen Heir Duology #1) (recensione)
- Il Trono del Prigioniero (The Stolen Heir Duology #2) (recensione)

Un abbraccio,

Giollyna