giovedì 6 giugno 2019

Recensione: The Midnight Sea di Kat Ross

Titolo: The Midnight Sea (Il Quarto Elemento #1)
Autore: Kat Ross
Data di Uscita: 10 maggio 2017
Casa Editrice: Dunwich Edizioni
Numero Pagine: 282

Sono la luce contro l’oscurità.

L’acciaio contro la negromanzia dei Druj.

E usano demoni per cacciare altri demoni…

Nazafareen vive per la vendetta. È una ragazza dell’isolato clan Four-Legs e tutto ciò che sa dei Water Dog del Re è che legano a sé delle creature malvagie chiamate daeva per proteggere l’impero dai non-morti. Ma quando arrivano degli esploratori per reclutare persone con il dono, afferra al volo l’opportunità di unirsi alle loro file per dare la caccia ai mostri che le hanno ucciso la sorella.

Segnata dal dolore, è disposta a pagare ogni prezzo, anche se significa legarsi a un daeva chiamato Darius. Umano solo nell’aspetto, possiede un potere terrificante, controllato da Nazafareen. Ma i bracciali d’oro che li uniscono hanno un indesiderato effetto collaterale. Ciascuno prova le emozioni dell’altro, e l’umana e il daeva cominciano a diventare pericolosamente intimi.

Mentre inseguono un nemico mortale lungo l’arida Great Salt Plain fino alla scintillante capitale Persepolae, dissotterrando i segreti del passato di Darius, Nazafareen è costretta a mettere in dubbio la schiavitù dei daeva e la sua stessa lealtà nei confronti dell’impero. Ma con un male antico che si agita al nord e un giovane conquistatore che controlla l’ovest, il destino dell’intera civiltà potrebbe essere in pericolo…

4 Stelline
Fantastico


Recensione

Mi piace rileggere i libri, soprattutto quando si conferma la mia prima impressione, quando anche se ormai so come andrà a finire riesco comunque ad emozionarmi e a sentirmi come se fosse la prima volta.
Nazafareen si è unita ai Water Dog dopo la morte di sua sorella per vendicarla ed eliminare i demoni che l’hanno uccisa. I Water Dog sono un corpo di guerrieri molto speciale che mette in coppia soldati umani con i daeva, dei demoni controllati da un bracciale che sono in grado di usare gli elementi, e a lei viene assegnato Darius, un daeva molto devoto e con un senso dell’onore e del dovere spiccato. Con la guerra che si avvicina su due fronti e nemici travestiti da amici, distinguere il bene dal male diventa sempre più complicato, e i due Water Dog devono decidere in fretta da che parte vogliono stare.
Mi ricordo molto bene che è stato uno di quei libri dai quali non mi aspettavo niente, ma aveva qualcosa che mi ha subito attirata e dopo aver letto la trama l’ho acquistato senza esitazione.  All’inizio ci avevo messo un pochino ad entrare nella storia, già il nome della protagonista è infinito e nessuno lo abbrevia mai, termini strani, luoghi difficilmente collocabili, ma una volta saltato questa parte il resto fila liscio come l’olio.
L’ambientazione è strana, ma in realtà non tanto, si passa tutto il tempo a pensare “ma è un luogo inventato o esiste davvero?”, per poi capire finalmente alla fine… beh se lo leggerete lo saprete! Comunque sono luoghi descritti molto bene, da quelli più ostili quelli più sfarzosi, senza mai annoiare con descrizioni troppo lunghe.
I protagonisti sono Nazafareen e Darius, lei è una ragazza nomade, abituata alle difficoltà e molto determinata, cerca di districarsi in un mondo che non conosce e che la confonde, Darius è un daeva, ha visto la parte peggiore dell’umanità che lo giudica soltanto in base a quello che è, un uomo che come risposta si rivolge sempre di più alla religione e che è sempre pronto a lottare per i suoi ideali. In poche parole sono due teste calde e testardi come dei muli, molto divertenti!
I colpi di scena non mancano mai, soprattutto verso la fine, ti tengono con il fiato sospeso e ti fanno sperare che non finisca mai. Lo stile della scrittrice è scorrevole e mai noioso o pesante, come ci si aspetterebbe da questo tipo di libro.
Ve lo consiglio perché è un fantasy puro, che adesso non si trovano molto spesso, pieno di magia e misteri.

Altri libri nella serie

2) Blood of the Prophet (recensione)
3) Queen of Chaos (recensione)

Un abbraccio,

Giollyna