One of Us is Back in poche parole: in questo libro finalmente mettiamo un punto a tutto, anche se io credevo che fosse già stato fatto…
In questa recensione non ho intenzione di fare distinzione tra punti forti e punti deboli ma semplicemente un elenco di ciò di cui penso sia doveroso parlare.
Grazie al cielo c’è un minimo di reintroduzione alla storia, ammetto che non ricordavo molto del secondo libro e non volevo rileggerlo perchè non è che fosse stato così magnifico quindi è stata ben accetta. Ha ripreso giusto i punti essenziali e io l’ho trovata utile e per niente invasiva.
Mi è piaciuto particolarmente il punto di vista di Nate, è uno dei miei personaggi preferiti di tutta la serie per il suo percorso di crescita, e tutto sommato non mi sono dispiaciute nemmeno Addy e Phoebe, ma avrei preferito riavere anche quello di Bronwin che secondo me è stata messa troppo in ombra in questo capitolo. Le parti più interessanti sono state quelle raccontate dai Simon e Jake di sei anni prima, sono quelle che danno il via a tutto il mistero.
Il romanzo è molto lento, prima di entrare davvero nelle vicende bisogna leggerne almeno la metà, c’è troppa preparazione generale e ammetto di essermi annoiata per un po’ di tempo, infatti ci ho messo tantissimo a finirlo.
Il mistero in se non è male, leggermente prevedibile ma alla fine è riuscito a sorprendermi. Non mi ha fatta impazzire il modo in cui i protagonisti hanno indagato ma… pazienza!
A conti fatti, sia Uno di noi è il Prossimo che One of Us is Back sono stati, a mio parere, piuttosto inutili. Uno di Noi sta Mentendo doveva essere un autoconclusivo, e le altre due storie pure, tutte con nuovi protagonisti e nuovi contesti. L’autrice è molto brava a creare della suspence, ma non penso che questi siano romanzi fatti per stare in una serie.
In conclusione, è stato un libro carino e conclude, spero, la serie. L’unico però che posso consigliarvi con tutto il cuore è Uno di Noi sta Mentendo, e se volete anche la serie Tv è molto carina.
Voto alla serie
3 Stelline e Mezzo