Le Stagioni della Ceramica a Bamgashi in poche parole: credo che questo libro, in tutta la sua semplicità, sarà il mio libro preferito dell’anno!
Mi ci sono volute solo 15 pagine per capire che avrei adorato questo libro. 15 lentissime pagine. Perchè questa non è una storia d’azione o colpi di scena, questa è la storia della vita di una persona qualunque che potrebbe essere chiunque di noi, e in cui tutti possiamo ritrovarci. L’autrice la racconta con una dolcezza e delicatezza che non possono non raggiungere i nostri cuori.
Questa una storia di guarigione, la protagonista fa ciò che prima o poi tutti vogliamo fare: si licenzia da un giorno all’altro si rinchiude in casa. Sembra una cosa bellissima per un periodo caotico e pieno di sofferenza, ma si rende conto che anche questo la sta logorando e per una fortunata coincidenza si ritrova a seguire delle lezioni di ceramica.
Non è il mio solito romanzo, ma qualcosa nella semplicità di questa storia mi ha conquistata subito! La copertina, il gatto, o forse la ceramica stessa… mi sono sentita accolta e coccolata da questo libro!
Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui l’autrice descrive il procedimento per creare gli oggetti in ceramica. È descrittivo, ma non noioso e si percepisce tutto l’impegno e la concentrazione che ci vuole. Ho sentito del vero affetto nelle parole che ho letto!
Tutti i personaggi sono ben descritti e non risultano per niente caricaturali, sono umani in tutti i loro difetti e in tutte le loro incertezze, penso che in ognuno di loro ci sia almeno una parte di noi e che sia questo il motivo per cui mi sono piaciuti tanto.
Ho adorato davvero tutto di questo libro e mi sono assicurata di godermelo dall’inizio alla fine, lo rileggerei anche subito!
In conclusione, consiglio a tutti di leggere questo romanzo, sono sicura che vi resterà nel cuore!