giovedì 20 giugno 2019

Recensione: Never Sky di Veronica Rossi

Titolo: Never Sky (Never Sky #1)
Autore: Veronica Rossi
Data di Uscita: 17 ottobre 2012
Casa Editrice: Sonzogno
Numero Pagine: 448

Lo chiamano Never Sky, è un cielo violento, pervaso dall’Etere, sostanza che causa tempeste continue, morte, distruzione.
La vita sicura è possibile solo dentro l’enclave Reverie, un mondo barricato, una biosfera rarefatta e ipertecnologica dove ogni pericolo, persino malattie e invecchiamento, sembrano appartenere a un lontano passato. Fuori invece, dove domina l’Etere, non è dato avventurarsi, nessun abitante di Reverie oserebbe mai, perché la Fucina della Morte è una terra brutale e desolata, infestata da individui assetati di sangue.
La bella e giovane Aria vive a Reverie, è lì che lei e i suoi amici possono scegliere, istante dopo istante, di abitare infiniti mondi virtuali, dove provare emozioni e sensazioni di ogni tipo, come in un interminabile videogioco. Anche lei, al pari di tutti, teme l’ignoto che si trova oltre il confine del proprio eden. E quando verrà ingiustamente cacciata dalla sua società di eletti, si ritroverà sola e disperata nella Fucina della Morte, sotto un cielo feroce, in un incubo senza fine.
È come essersi risvegliata all’improvviso in un corpo che non riconosce, in balìa di un mondo popolato dai discendenti reietti dell’umanità che, dopo la Grande Catastrofe, non hanno trovato rifugio a Reverie. Solo quando il suo sguardo incrocia quello selvaggio di Perry, un giovane Outsider ribelle, Aria comincia a intuire che quel mondo forse contiene la vita che non ha mai vissuto, le sensazioni che le erano negate nel luogo asettico in cui era cresciuta. Ma anche la morte vera la minaccia da ogni dove. Presto lei e Perry, opposti in ogni cosa, scopriranno di custodire l’uno la chiave per la redenzione dell’altro. E per intraprendere la lunga e avventurosa strada che conduce a unire i destini di Reverie e della Fucina della Morte, fondendo l’ideale con il reale.

4 Stelline
Fantastico


Recensione

Non credo mi siamo mai davvero successo, ma questo libro mi è piaciuto di più la seconda volta che l’ho letto.
Aria ha sempre vissuto in una biosfera, protetta dal cielo selvaggio e dall’etere che lo invade, passa le sue giornate in mondi virtuali dove l’unico limite è l’immaginazione. Ma quando viene ingiustamente cacciata nella Fucina della Morte, il mondo esterno, il suo unico obbiettivo è ritrovare sua madre, con la quale ha perso i contatti per colpa delle tempest d’etere, e sopravvivere. Perry è un selvaggio che sta cercando di salvare il nipote, rapito dagli abitanti delle biosfere, e quando vede Aria crede di aver trovato il suo biglietto d’ingresso. Ma nelle terre selvagge non c’è solo l’etere di cui preoccuparsi, ma cannibali, animali affamati e tribù pericolose, e la loro unica speranza di sopravvivenza è imparare a fidarsi l’uno dell’altra.
Sinceramente non ricordo nemmeno quando ho letto questo libro la prima volta e non so perché non abbia proseguito con la serie o perché gli abbia dato solo 3 stelline su Goodreads. Perché è davvero una bellissima storia! Probabilmente non ero dell’umore giusto, ma è avvincente, originale  e con personaggi fantastici, mi ha tenuta con il fiato sospeso fino alla fine e adesso non vedo l’ora di andare avanti!
L’ambientazione è quella che ci aspettiamo, una terra selvaggia, dove la legge del più forte la fa da padrone e dove non ci si può fidare di niente e nessuno, ma anche una terra splendida, dove grazie allo sguardo di Aria ogni cosa ci sembra nuova e amplificata e più viva che mai.
I personaggi principali sono Aria, una ragazza alle prese con un mondo che non conosce che quindi è impaurita e diffidente, e purtroppo lasciata spesso allo sbaraglio, che grazie alla sua determinazione riesce a capire poco alla volta, e Perry, un ragazzo introverso e pericoloso, ma anche molto tenero e perspicace, un ragazzo che farebbe di tutto per le persone a cui vuole bene. Due ottimi personaggi, senza dubbio. Poi merita qualche parola anche Roar, il migliore amico di Perry, che è il personaggio che non manca mai, quello che ti fa ridere anche nei momenti meno opportuni, ma ovviamente è anche quello che nasconde le sue fragilità dietro il comportamento da buffone.
Forse lo vedo diversamente perché non ricordavo quasi niente quando l’ho cominciato e quindi è stato come leggere un libro nuovo, ma mi è piaciuto davvero tantissimo e anche se è stato pubblicato da qualche anno vi consiglio comunque di leggerlo perché è davvero originale e bella.

Altri libri nella serie:

0.5) Roar and Liv
2) Through the Ever Night (recensione)
2.5) Brooke
3) Into the Still Blue (recensione)

Un abbraccio,

Giollyna