Titolo: Wicked Fox (Gumiho #1)
Autore: Kat Cho
Data di Pubblicazione: 25 giugno 2019
Casa Editrice: G.P. Putnam's Sons Books for Young Readers
Numero di Pagine: 429
La diciottenne Gu Miyoung ha un segreto: è una gumiho, una volpe a nove code che deve divorare l'energia degli uomini per sopravvivere. Perché pochi credono ancora nelle vecchie storie, e con così tanti uomini malvagi che non mancheranno a nessuno, la moderna città di Seoul è il luogo perfetto per nascondersi e cacciare.
Ma dopo essersi nutrita una notte di luna piena, Miyoung incrocia la strada di Jihoon, un ragazzo umano, attaccato da un demone nel profondo della foresta. Contro il suo buon senso, viola le regole della sopravvivenza per salvare il ragazzo, perdendo la sua perla di volpe - la sua anima gumiho - nel mentre.
Jihoon sa che Miyoung è molto più di una bella ragazza - ha visto le sue nove code la notte in cui lei gli ha salvato la vita. Sua nonna gli raccontava storie sulle gumiho, del loro potere e del pericolo che rappresentano per gli umani. È attratto da lei comunque.
Con forze omicide in agguato sullo sfondo, Miyoung e Jihoon sviluppano una tenue amicizia che sboccia in qualcosa di più. Ma quando un giovane sciamano cerca di riunire Miyoung con la sua perla, le conseguenze sono disastrose. . . costringendo Miyoung a scegliere tra la sua vita immortale e quella di Jihoon.
3 Stelline
Bello
Recensione
Wicked Fox è un romanzo basato sulla mitologia coreana, sulle sue leggende e in particolare sui Gumiho, le volpi a nove code, in grado di trasformarsi in donne bellissime per attrarre gli uomini e rubargli l’anima.

Questo libro è interessante. Non nel solito senso, però. Interessante nel senso che ho scoperto una cultura che non conoscevo e tante piccole curiosità che effettivamente mi hanno fatto apprezzare molto di più la storia. Perché in realtà, credo di non averla capita fino in fondo, l’ho trovata troppo confusa e piena di cose che sembravano aggiunte per fare volume. Questo non è mai un buon segno. E in più, non ho proprio capito da che presupposti è partita la parte romantica, non so se mi sono persa quella parte, ma più andavo avanti e più punti di domanda avevo.

I personaggi sono un’altra questione: Miyoung non mi è proprio piaciuta. Semplicemente era antipatica e un po’ arrogante, nonostante questa morale da Captain America. Jihoon invece mi è sembrato dolcissimo, leggermente tonto perché per interessarsi a Miyoung deve esserlo, ma fondamentalmente un buon personaggio capace di farsi apprezzare. I personaggi secondari li ho visti un po’ come ombre, a volte ci sono, poi spariscono, poi ecco che ci ricordiamo che esistono di nuovo.
In conclusione, non è un romanzo da buttare, perché comunque ho fatto nuove scoperte e la storia può essere carina, anche se non emozionante al 100%, posso dire che più andavo avanti e più migliorava, a parte la parte romantica, quindi non me la sento di sconsigliarvelo a priori, ma lo consiglio solo ai fan della cultura coreana, loro lo sapranno apprezzare più di me.
Altri libri nella serie:
2) Vicious Spirits
Un abbraccio,
Giollyna