martedì 29 ottobre 2019

Recensione: Prodigy di Marie Lu

Titolo: Prodigy (Legend #2)
Autore: Marie Lu
Data di Pubblicazione: marzo 2014
Casa Editrice: Piemme Freeway
Numero di Pagine: 324

June e Day arrivano a Vegas dopo essere miracolosamente sfuggiti all'ingiustizia della Repubblica quando l'inconcepibile accade: l'elector Primo muore e il figlio Ander prende il suo posto. Mentre la Repubblica sprofonda nel caos, i due giovani ribelli si uniscono ai patrioti nel disperato tentativo di salvare il fratello di Day, Eden. E i patrioti accettano, ma a una condizione: June e Day dovranno prima uccidere il nuovo elector. Peccato che Ander non abbia niente a che vedere con il suo crudele genitore.

4 Stelline
Fantastico


Recensione

Dopo aver finito il primo libro mi sono subito buttata sul secondo, quello che proprio avevo dimentica e devo ammettere che è stato come leggere un libro nuovo.
June e Day sono in fuga dalla Repubblica e sperano di trovare rifugio con i patrioti a Las Vegas, un gruppo di estremisti che puntano a far tornare gli Stati Uniti d’America come erano prima della divisione. In quanto traditori del governo il popolo li vede come dei salvatori ed è pronto a seguire ogni loro comando. Chiunque vorrebbe averli dalla loro parte, Razor, il leader dei patrioti, che pianifica la morte dell’Elector, e lo stesso nuovo nominato Elector, che vede in loro un modo per convince tutti delle sue buone intenzioni. Scegliere da che parte stare non è mai stato così difficile, ma perché farlo quando le Colonie sono così vicine e sembrano così luminose rispetto alla Repubblica?
Questo libro è una sorpresa. Di solito i secondi sono sempre sottotono rispetto ai libri che li precedono e seguono, ma questo gli ha tenuto testa. Qui si delinea bene ogni situazione, ogni schieramento, ogni secondo fine. Si capisce davvero chi è il nemico e per che vale la pena combattere.
La relazione tra June e Day mi è sembrata più realistica e anche loro leggermente più coerenti, leggermente perché sono comunque chiamati a prendere decisioni da cui dipende il destino del loro Paese, e continuo a pensare che sia un po’ una forzatura, ma non mi ha dato fastidio quindi tutto bene.
Lo stile continua a piacermi, anche con i diversi punti di vista, sto cominciando ad abituarmi perché sembra che tutti i libri adesso li abbiano, ma Marie Lu scrive così bene che non credo mi avrebbe disturbato comunque e sinceramente non vedo l’ora di leggere qualcos’altro di questa autrice!
Le ambientazioni cambiano qui, non siamo più a Los Angeles ma abbiamo la possibilità di vedere altre città della Repubblica come Denver e Las Vegas, che mi sembrano molto simili alla prima comunque, ma anche le Colonie, delle quali però non parlerò per non spoilerare niente.
I personaggi rimangono gli stessi ma vorrei soffermarmi su una new entry, il nuovo Elector Anden. Caspita, non sono mai in difficoltà con i triangoli amorosi, anche se qui non è che ci sia proprio, però Anden mi è piaciuto, è un personaggio pieno di sfaccettature e molto più maturo di Day in un certo senso, lui ha davvero il peso della nazione sulle spalle e nessuno lo capisce, povero tesoro! Ironia a parte, effettivamente penso sia uno dei miei preferiti all’interno di questa serie anche se sento che il suo contributo non sarà così grande come vorrei.
In conclusione questo secondo libro mi è piaciuto un pochino di più di Legend e mi ha messo di nuovo in tensione per il terzo, anche se so già come finisce, colpi di scena, tradimenti, sentimenti contrastanti, tutto insieme creano un’atmosfera favolosa.
Ve lo consiglio, anche perché non potete lasciare questa serie a metà!

Altri libri nella serie:

0.5) Life Before Legend
1) Legend (recensione)
3) Champion (recensione)
3.5) Life After Legend
3.75) Life After Legend II
4) Rebel (recensione)

Altri libri dell'autrice:

- Batman: Nightwalker (DC Icon #2) (recensione)
- La Battaglia dei Pugnali (The Young Elite #1) (chiacchiere su...)

Un abbraccio,

Giollyna