Outcast in poche parole: il libro della svolta. In questo volume concludiamo le vicende antecedenti la trilogia principale, ed è stato meraviglioso!
Punti Forti
Comincio con il dire che Outcast mi è piaciuto tantissimo! Il tema centrale non è più l’amore, anche se resta il motore di tutto, ma la guerra tra Case, inevitabile e sanguinosa. Ora capiamo bene come si sono mossi i pezzi sulla scacchiera e chi la volesse a tutti i costi e ammetto di non essermelo aspettato. È stato sorprendente vedere tutti i personaggi dividersi in due fazioni: chi voleva la guerra e chi no. I miei personaggi preferiti erano nella seconda.
Daedalus e Adonis sono in assoluto i migliori di tutto il libro. Dediti a cause maggiori e altruisti fino alla fine, i loro capitoli erano in assoluto i più interessanti per la varietà di emozioni con cui si ha a che fare. Potrei facilmente innamorarmi di entrambi! E il sapere già come finiranno le loro storie è straziante. Antigone e Ladon hanno un finale… non posso dirvelo senza spoilerare tutto ma vi farà impazzire! E Tantalus. Anche stare nella sua testa è stato interessante. Vedere la sua ossessione che peggiora e vedere lui che non riesce, per quanto lo voglia, a fermarsi… mi ha fatto molta pena.
Daphne merita un paragrafo a parte perchè è finalmente riuscita a riscattarsi ai miei occhi. Ammetto che non ha fatto niente di particolare o di diverso dagli altri, però mi è piaciuta molto di più e il suo amore per Ajax mi è sembrato reale questa volta. È questo alla fine che volevo vedere di lei: la sua umanità e non solo il lato calcolatore.
Il finale è stato straziante e commovente. Sono contenta di aver avuto la possibilità di leggere come sono andate le cose dal punto di vista di Daphne.
Punti Deboli
So che non si può fare ma… Josphine cara non possiamo dare un finale diverso a tutti questi personaggi? Ti prego!
In conclusione, la storia di Daphne e Ajax e Daedalus e Adonis sembra conclusa, ma c’è un altro libro che ci aspetta e forse possiamo ancora sperare nel meglio!