lunedì 14 gennaio 2019

Recensione: Le Sorelle del Destino: Kat di Rinda Elliott

Titolo: Le Sorelle del Destino: Kat
Autore: Rinda Elliott
Data di Uscita: 31 ottobre 2016
Casa Editrice: HarperCollins Italia
Numero Pagine: 251

Le Sorelle del Destino - Kat - Secondo un'antica leggenda, le tre Sorelle del Destino hanno il potere di cambiare le sorti del mondo, ma solo se riusciranno a sopravvivere alla morte... 


Questo è il monito con cui sono state cresciute Kat e le sue sorelle, alle prese con quella che sembra la fine del mondo annunciata negli antichi testi norreni. Mentre si trova in viaggio alla ricerca di un ragazzo biondo che custodisce l'anima di una antica divinità, Kat si ritrova alle prese con un nuovo messaggio che la sua Norna le ha dettato: musica sul lago. Subito dopo trova anche il misterioso ragazzo, Arun, che le confessa, fatto incredibile, di aver assistito alla sua fase delle rune. Indecisa se credere che sia proprio Arun la persona che sta cercando, Kat finisce per scoprire che niente, in un mondo le cui leggi sono ormai sovvertite, è come lei pensava che fosse.



3 Stelline
Bello


Recensione

Tra una peripezia e l’altra ho terminato anche questa serie ed in questo momento lo considero quasi un miracolo.
Kat e le sue sorelle ospitano gli spiriti delle tre norme, le veggenti della mitologia norrena, e quando i primi effetti dell’inizio del Ragnarok si palesano si dividono per andare a cercare tre ragazzi che potrebbero ospitare gli spiriti degli dei e al contempo essere gli esecutori di una triste profezia che le perseguita. Kat  si dirige verso Yellowstone dove si dice ci sia un ragazzo, Arun, in grado di far crescere le piante con la magia, e pensando che sia l’Ospite di Freyr, il dio della fertilità, si prepara a proteggerlo da eventuali aggressioni.
Mi dispiace dirlo ma questa serie mi ha coinvolta poco negli ultimi due libri e, a tratti, l’ho trovata noiosa, e visto quanto ne ero entusiasta mentre leggevo il primo libro, è una grande delusione.
Qui cambiano i protagonisti, Kat e Arun, per quanto riguarda la sorella più giovane ho trovato che il suo carattere fosse troppo esagerato, nel senso che i suoi atteggiamenti erano troppo  stereotipati per essere veri, non so se mi spiego bene, mentre lui mi è sembrato un insieme di Vanir e di Taran e per questa sua poca originalità non mi è piaciuto tanto.
La situazione si fa un po’ più calda qui perché ci sono incendi quasi in ogni capitolo, anche se sembra che il freddo non sia destinato ad attenuarsi, ma il contrario.
Neanche qui c’è il romanticismo quasi senza senso del primo libro, trovo solo che le cosa vadano un tantino troppo veloci per i miei gusti, ma è una cosa che va di pari passo con lo stile della storia quindi si sopporta.
A conti fatti il mio preferito è stato il primo, per i protagonisti, perché la storia in quel momento era ancora originale e non mi annoiava, ma gli altri li ho trovati monotoni e ripetitivi. Dell’ultimo però mi sono piaciuti tanto gli ultimi tre capitoli e l’epilogo, che mi hanno un po’ sorpresa ed intenerita. 
È una di quelle serie da leggere nei momenti di relax, per passare il tempo in vacanza o quando non si ha nient’altro da fare, ma non se si cerca qualcosa di indimenticabile, purtroppo.


Voto alla serie
2 stelline e mezzo
Carino ma...

Altri libri nella serie:

1) Raven (recensione)
2) Coral (recensione)

Un abbraccio,

Giollyna