giovedì 11 ottobre 2018

Recensione: Valerie Dearborn Serie di Caroline Hanson

Trama del primo libro

A Londra per laurearsi, Valerie Dearborn sa di essere finalmente libera. Suo padre ed il suo ex-quasi-ragazzo sono tornati in California e lei è fuori dal mondo dei cacciatori di vampiri per sempre. O no?

Attira l'attenzione di Lucas, un Vampiro di 1600 anni, e re del suo genere. È anche molto attraente. Fa a Valerie un'offerta che non può rifiutare: aiutarlo a scoprire se gli Altri (Empatici, Fate e Lupi Mannari) esistono ancora o smetterà di proteggere quelli che ama.

Lucas le dice che gli Empatici erano la più grande debolezza dei Vampiri prima di estinguersi centinaia di anni fa. Mentre una Fata o un Lupo mannaro potevano uccidere un Vampiro, un Empatico poteva schiavizzarlo, sedurlo o ferirlo con le emozioni a  suo piacimento. L'unico dettaglio che lascia fuori? Valerie è un Empatica.

E dopo 1600 anni di un'esistenza priva di emozioni, Lucas vuole Valérie come un alcolizzato in via di recupero vuole del vino.

Riuscirà a mantenere vivi quelli che ama, ad impedire a Lucas di morderla, sopravvivere a una rivoluzione di vampiri e trovare di uovo un modo per avere quella vita noiosa e normale che ha sempre desiderato? Probabilmente no, ma sicuramente ci proverà!

2 Stelline e Mezzo


Recensione

Ci sono dei libri che hanno il potere di proibirti di fermarti nonostante tu sappia che non fanno al caso tuo. E allora continui, continui, sperando che migliori, ma vedendo poi confermate le aspettative iniziali.
Qui mi sono trovata di fronte una di queste serie di libri.
Valerie Dearborn crede di essersi finalmente allontanata dalla sua famiglia, dalla caccia ai vampiri e da tutti i problemi ad essa connessi, ma questo non è possibile, soprattutto quando il re dei vampiri le mette gli occhi addosso. Lucas ha bisogno che lei rintracci le altre specie di creature magiche, come lupi mannari e fate, così che il modo ritorni ad essere in equilibrio. Quello che non le dice è che lei è l’unica a poterlo fare perché è un’empatica, un essere in grado di controllare le emozioni di queste creature e quindi l’unica in grado di fare da intermediario tra esse.
Parto subito dalla nota dolente: lo stile. Ci ho messo tanto per entrare nel vivo della storia e questo perché ho trovato tutto molto confuso e lento, mi sembrava si passasse da una parte all’altra senza logica e non riuscivo a stare dietro alla storia. Il livello di inglese usato è medio- facile quindi ero ancora più dispiaciuta di non poter  attribuire i problemi che ho riscontrato a me stessa, però non c’è stato niente da fare, fortunatamente la parte confusionale scompare dopo 2/3 del primo libro, ma rimane comunque una narrazione molto lenta.
I personaggi non sono male, ben caratterizzati e sempre coerenti a se stessi, quello che mi ha colpito (non piaciuto) più di tutti è stato Jack, il “fratello” della protagonista, è originale nel suo “non sbandamento dagli obiettivi prefissi”, lui così è e cos’ rimane fino alla fine, e l’ho rispettato. Valerie e Lucas invece non erano niente di particolarmente nuovo o esaltante ma sono stati interessanti da seguire.
Nonostante tutte le note poco piacevoli però l’originalità è il punto forte della serie, non l’avrei mai conclusa se non fosse stato per questo. Purtroppo i punti da migliorare sono cambiati poco nel corso dei libri quindi rimango ancora delusa e sconsolata, non mi sento soddisfatta e il mio voto finale non poteva essere sicuramente altissimo.
Ve lo consiglio se vi piacciono i vampiri e le storie di vendetta, perché rientra appieno in questa categoria e potreste passare sopra a tutto il resto, altrimenti vi direi di guardare altrove, ci sono storie scritte meglio.


Un abbraccio,
Giollyna