lunedì 21 gennaio 2019

Recensione: Amour à Paris di Melinda Miller

Titolo: Amour à Paris
Autore: Melinda Miller
Data di Uscita: 7 luglio 2016
Casa Editrice: Tre60
Numero Pagine: 256

Eloisa si è da poco trasferita a Parigi per seguire l'uomo che ama, Edoardo, professore alla Sorbona, sposato e con figli. In attesa di un lavoro più adeguato al suo ruolo di ricercatrice, Elò ha accettato un posto in una delle pasticcerie più famose della città, Colet, il «regno» dei macaron.
Yves è un giovane ex dj che fa il tassista alla guida di una vecchia Peugeot, aiutato dal suo cane Chet, dotato di un fiuto speciale per individuare i clienti più affabili. Così, quando Eloisa sale sul taxi in lacrime, dopo un incontro con Edoardo, Chet la prende subito in simpatia, e anche Yves ne rimane profondamente colpito. Per quale motivo una ragazza dallo sguardo così dolce sembra così infelice? L’istinto di Chet, Yves lo sente, non sbaglia. E Yves farà di tutto per ritrovare quella ragazza misteriosa.

3 Stelline
Bello e Divertente

Recensione

Parigi è l’ultima città che abbiamo il piacere di visitare leggendo questa serie, la più romantica e commovente di tutte quelle in cui gli autori ci hanno accompagnato.
Eloisa è una ricercatrice di filosofia trasferitasi a Parigi per inseguire un uomo che non la ricambia come lei vorrebbe, e per pagare l’affitto lavora in una sala da tè famosa ed elegante, un ritrovo per la gente ricca della città. Yves è un tassista che insieme al suo cagnolino Chet passa le giornate portando turisti da una parte all’altra di Parigi e ascoltando musica jazz, la sua grande passione. Sarà un incontro fortuito e l’esuberanza del cagnolino a far scattare la scintilla tra loro, ma come possono ritrovarsi in una città così grande?
In questo libro troviamo tutto ciò che c’era nei libri precedenti e anche di più: personaggi fuori dal comune e ben descritti, luoghi suggestivi, situazioni scomode e divertenti, ma anche più serie e che fanno riflettere. Un finale perfetto, direi!
Parigi viene descritta in tutte le sue sfumature, luoghi più turistici di cui si sente spesso parlare, ma anche vie nascoste e negozi vintage in cui si finisce solo per caso.
I protagonisti sono Eloisa e Yves, lei è una donna che potrei dire vive un po’ d’illusioni e non riesce a lasciarsi il presente (una relazione disastrosa) alle spalle e che vive ogni giorno sperando che possa diventare migliore, lui è un uomo originale e divertente che ama imbastire nuove storie strappalacrime per convincere i clienti a lasciare una mancia migliore, il tutto per riuscire a mantenere se stesso e la sorella, una persona con il cuore d’oro. I personaggi secondari si moltiplicano quasi qui: rivediamo Palmer, che si è trasferito a Parigi per coronare il suo sogno di aprire un atelier tutto suo, Luis, l’amico di Eloisa sempre pronto a dare consigli e creare situazioni più o meno imbarazzanti, Georgette, la vicina invadente e solare che prepara sempre nuove ricette a base di interiora (…), Camille, la sorella di Yves che vive la sua vita con spensieratezza e che guarda al fratello come ad un modello da seguire, e Chet, il chihuahua nero a tre zampe che sa giudicare le persone al primo contatto.
La storia ha degli spazi più seri rispetto alle altre ma questo non toglie nulla all’insieme generale, in realtà mi sembra più un omaggio in questo caso e l’ho molto apprezzato, ma il tono del romanzo rimane comunque divertente e leggero l’unica cosa che mi è mancata è stata la descrizione infinita dei piatti! Caspita, questa volta non mi propio venuta fame ed è strano pensando a quello che avevo provato con i libri precedenti! Però capisco la necessità di variare ogni tanto quindi lo accetto lo stesso…
Se avete letto i precedenti non potete assolutamente perdervi questo, chiudere la serie con il botto ed un grande sorriso in faccia.

Altri libri nella serie:

1) London in Love (recensione)
2) Barcellona, mi amor (recensione)

Un abbraccio,

Giollyna