venerdì 23 agosto 2019

Recensione: The Language of Thorns: Midnight Tales and Dangerous Magic di Leigh Bardugo

Titolo: The Language of Thorns: Midnight Tales and Dangerous Magic (Grishaverse)
Autore: Leigh Bardugo
Data di Pubblicazione: 26 settembre 2017
Casa Editrice: Imprint
Numero di Pagine: 281

L'amore parla attraverso i fiori. La verità richiede le spine.

Viaggia in un mondo di patti oscuri colpiti dal chiaro di luna, di città infestate e boschi affamati, di bestie parlanti e golem di pan di zenzero, dove la voce di una giovane sirena può evocare tempeste mortali e dove un fiume potrebbe fare le offerte di un ragazzo innamorato ma solo per un prezzo terribile.

4 Stelline e mezzo
Fantastico e oscuro

Recensione
Ayama e la Foresta di Spine

Questa è la prima storia che ci viene presentata, un mix tra la Bella e la Bestia e Cenerentola, parla di una ragazza emarginata, anche nella sua famiglia, che viene mandata a negoziare con una bestia in modo da far lievitare il patrimonio della sua famiglia e così la dote della sua bellissima sorella. È una storia triste perché parla di solitudine e nel frattempo di persone che farebbero di tutto per apparire al meglio, non importa quale sia il costo, l’importante è l’opinione pubblica. L’ho trovata una critica alla superficialità, e l’ho apprezzata tantissimo, conteneva storie nella storia, e un finale non scontato e forse un po’ amaro per gli amanti dell’originale, ma sicuramente non deludente.

La Volpe Troppo Astuta

A me le storie con gli animali come protagonisti non sono mai piaciute granché, e ho sempre pensato che le volpi non dovessero sempre vincere quindi ho letto questa storia in modo un po’ svogliato. Una volpe molto poco carina che si tira fuori da situazioni spiacevoli usando l’astuzia e la prontezza di spirito si trova per le zampe un problema, perché nel villaggio vicino al bosco dove vive arriva un famoso cacciatore che nessun animale riesce ad evitare. Quando alcuni suoi amici finiscono uccisi la volpe decide di ingannare la sorella dell’uomo per farsi rivelare il suo segreto. Ma Leigh Bardugo ci insegna che niente è come sembra e che non sempre l’astuzia vince su tutto. Alla fine l’ho apprezzata, un po’ macabra ma forse è proprio questo che me l’ha fatta piacere!

La Strega di Duva

Questa è la prima storia che ho letto tra tutte, e pensavo fosse la più bella tra tutte prima di leggere le altre. È una di quelle da leggere assolutamente con la luce accesa. Si ispira alla fiaba di Hansel e Gretel, che già non è la più allegra, ma è riscritta in modo da far contorcere le viscere dal disgusto e dalla paura. A Duva ogni tanto scompaiono delle ragazze, sembra che la foresta  le divori perché di loro rimangono solo dei pezzi, bambole, nastri, cose così. Nadya è la figlia di un taglialegna che dopo la morte della moglie si risposa con una donna bellissima ma che custodisce dei segreti oscuri. Questa donna vuole vedere Nadya e suo fratello fuori di casa e, se per il ragazzo è semplice visto che si arruola subito nell’esercito, con la ragazza è più difficile, perché lei sembra intenzionata a proteggere il padre da questa donna ambigua. Un giorno viene mandata nel bosco a controllare le trappole per i conigli e invece di trovare la strada per tornare a casa, trova una casetta fatta di dolci e abitata da una strega. Questa storia non è come sembra, posso dire che non mi aspettavo assolutamente una fine del genere anche se in qualche modo mi sembrava… giusta e logica, non si può attribuire il male solo a chi sembra cattivo o ad entità più grandi di noi, ogni tanto è più vicino di quanto sembri.

Piccolo Coltello

Questa è la storia che mi ha entusiasmata di meno, parla della figlia di un nobile, talmente bella da far innamorare ogni uomo o ragazzo che posi gli occhi su di lei e per questo è costretta a portare sempre un velo sul viso. Quando raggiunge la maggiore età il padre decide di darla in sposa all’uomo che completerà delle sfide, credendo in cuor suo che il vincitore sarà il principe. Ma a competere per il premio c’è anche un giovane grisha, povero in canna, con il potere di “controllare “ il fiume che lui chiama Piccolo Coltello. L’ho trovata un po’ sottotono rispetto alle altre, a parte il fatto che è più corta, ma anche perché l’unica cosa diversa dal solito è il finale, abbiamo una ragazza che si fa trasportare dagli eventi e che è pronta ad accettare quello che l e viene imposto, e degli uomini che competono per averla. Davvero, credo che l’unica cosa che mi sia davvero piaciuta sia il finale, un inno all’indipendenza e al prendere delle decisioni per se stessi!

Il Principe Soldato

Questa invece è la mia preferita. Ho un debole per la storia dello Schiaccianoci, mi è sempre sembrato così magica, una storia d’amore in un mondo incantato, contornata da musiche bellissime e balletti emozionanti. Qui non è proprio così. Droessen è un grisha fabbricatore, uno molto talentuoso, che però non riesce a raggiungere la fama che vuole. L’unico modo che ha per entrare nell’alta società è sposare una ragazza ricca e lui mette gli occhi su Clara, una bambina di appena dodici anni che vive in un modo di balocchi. Con i suoi poteri le costruisce un soldato schiaccianoci che incanta in modo che lui possa parlare e rivelargli tutti i segreti di Clara, per rendergli più facile il corteggiamento. Passano gli anni e lo schiaccianoci diventa il giocattolo preferito della ragazza, che passa ogni momento a fantasticare su di lui, il suo principe, il suo soldato. Finché una notte lo schiaccianoci riceve l’inaspettata visita del Re dei Topi e tutto cambia. Questa è una storia che parla di desideri e di come avere il coraggio per realizzarli può cambiare noi e chi ci sta intorno, nel bene e nel male. Di come farsi trascinare dagli eventi spesso non porti a niente e di come sottostare al volere altrui possa essere pericoloso.

When Water Sang Fire

Pensavo che questa sarebbe stata la storia che avrei meno apprezzato, ma mi sbagliavo. Parla di sirene, dei loro canti magici e di come ogni cosa abbia un prezzo. Ulla è una sirena particolare, non è bella e splendente come le altre, ma ha in sé una magia sorprendente e quando canta insieme alla sua amica sono in grado di creare cose mai viste. Attirano l’attenzione del sesto figlio del re, un principe che a detta di tutti non ha nessuna possibilità di sedere sul trono, che vede il loro potenziale e decide di tenersele vicine tanto che al suo diciassettesimo compleanno, quando molti nobili vanno a passare qualche messe sulla terra ferma, decide di portarle con sé. Quello però è l’anno in cui il re abdicherà al trono in favore del figlio che gli porterà il regalo più sorprendente. Mi è piaciuta tantissimo, questa storia parla di sacrifici ed inganni, di prezzi che non si è disposti a pagare e di persone per le quali si farebbe di tutto. Parla di vendetta e di non fidarsi di tutto ciò che luccica. Non è finita come speravo, anche se in realtà non so come avrei voluto che si concludesse, ma comunque mi ha lasciato quel vuoto nel petto che certe volte fa apprezzare ancora di più le cose. Un’ottima conclusione.

Altri libri nella serie:

0.1) The Demon in the Wood
1) Tenebre e Ghiaccio (recensione)
1.5) The Tailor
2) Assedio e Tempesta (recensione)
3) Rovina e Ascesa (recensione)
4) Sei di Corvi (recensione)
5) Il Regno Corrotto (recensione)
6) Il Re delle Cicatrici (recensione)
7) La Legge dei Lupi (recensione)

Altri libri dell'autrice:

- Wonder Woman: Warbringer (DC Icon #1) (recensione)

Un abbraccio,

Giollyna