Hide in poche parole: una partita a nascondino, quattordici sconosciuti che non sanno di aver cominciato un gioco del quale non conoscono il prezzo.
Punti Forti
La storia è molto inquietante ed è scritta talmente bene che non si può fare a meno di continuare a leggere. Volevo scoprire a tutti i costi cosa ci fosse dietro e non ne sono rimasta delusa. Complimenti Kiersten! A volte mi dimentico di quanto mi sia piaciuto il suo stile nella serie Paranormalmente e che dovrei leggere più suoi lavori! Sono convinta che la stessa storia scritta da qualcun altro non sarebbe risultata così intrigante.
La protagonista è Mack ma mi è piaciuto che abbiamo avuto modo di conoscere le storie di tutti gli altri, le loro paure e speranze… ha reso tutto più coinvolgente, senza farmi affezionare troppo ai personaggi secondari, ma comunque dandogli importanza e non facendomeli dimenticare. Hanno avuto tutti il loro posto, tutti i loro 5 minuti da protagonista e, anche se normalmente non è così… mi è piaciuto!
Di solito odio quando i libri hanno pochi lunghissimi capitoli (come in The Hunt, qui la mia recensione), ma qui la scelta mi sembra azzeccata e non mi è pesata. Una divisione diversa sarebbe potuta sembrare troppo comune o sbagliata, invece facendo così sono riuscita a stare meglio dietro alla storia.
Punti Deboli
La narrazione avviene in terza persona e c’è un continuo cambio di punto di vista, avvolte anche all’interno dello stesso paragrafo. Ho fatto molta fatica ad abituarmici e non mi è piaciuto per niente. Sono d’accordo con la scelta dell’autrice perché narrare le vicende in prima persona non sarebbe stato giusto, ma continuare a cambiare mi ha confusa troppo e spesso ci mettevo qualche riga per capire di chi fosse il turno.
In conclusione, Hide è stato perfetto da leggere prima di Halloween e ve lo consiglio davvero tanto, magari quando vedete che la settimana si piovosa e scura (anche se nel libro c’è sempre il sole)!