Non immagina certo che anche Jack Skeletron, il Re delle Zucche, condivida la sua stessa inquietudine… un desiderio di nuove esperienze, di scoperte capaci di risvegliare l’entusiasmo ormai sopito.
Decisa a trovare una soluzione per entrambi, Sally segue una propria visione e si ritrova catapultata in un mondo dove tutto è rosso e verde, i campanelli tintinnano e le persone sono sempre felici… Ma sarà vero? O dietro quella gioiosa facciata si nasconde un incubo terrificante perfino per chi agli incubi dovrebbe essere abituato?
Toccherà a lei e Jack, scoprire la verità. E dimostrare che la salvezza sta nell’accettazione della propria unicità… ognuno è perfetto a modo suo.
Il Lamento di Sally in poche parole: una storia natalizia mascherata da racconto spaventoso. Non mi avete fregata…
La premessa di questa recensione è che ho visto per la prima volta Nightmare Before Christmas una settimana prima di leggere questo libro… e non mi è piaciuto. Quindi ho cominciato a leggere Il Lamento di Sally con le aspettative più basse possibili e sorprendentemente l’ho trovato carino!
È il libro più “infantile” di tutta la serie. Non è un male, ma semplicemente una cosa di cui tenere conto, sembra proprio una favola per bambini.
In generale comunque mi è piaciuto. Ho trovato carina la relazione tra Jack e Sally, anche se mi è sembrata un po’ artefatta, e soprattutto mi è piaciuto il percorso della protagonista. È dolce e gentile e non ho potuto fare a meno di affezionarmi a lei. È tenera!
In conclusione, questo libro vale la pena di essere letto, magari a dicembre con una bella cioccolata calda tra le mani!