martedì 10 luglio 2018

Recensione: Firebird - la Resa dei Conti di Claudia Gray

Trama

Da quando ha iniziato a viaggiare nel Multiverso grazie al Firebird, lo straordinario congegno inventato dai suoi genitori che permette alla coscienza umana di spostarsi da una dimensione all’altra, Marguerite Caine è al centro di una faida intradimensionale orchestrata dalla Triad. E adesso che ha scoperto il vero obiettivo di quella spietata organizzazione le è chiaro che il destino di centinaia, forse migliaia di mondi è nelle sue mani. Solo che questa volta non potrà contare sull’aiuto di Paul... L’ultimo attacco della Triad lo ha cambiato profondamente, trasformandolo nell’ombra dell’uomo di un tempo, e per quanto lui si sforzi di reagire potrebbe non tornare mai più quello di prima. E dunque, se vuole impedire che il Multiverso venga annientato, dovrà combattere da sola. E la Triad ha appena sfoderato la sua arma vincente: la Marguerite di un'altra dimensione... crudele, psicopatica e sempre un passo avanti. Sarà una lotta all’ultimo sangue, e solo una di loro potrà uscirne vittoriosa. 

5 Stelline
Perfetto

Recensione

Eccomi all’ultimo capitolo della trilogia Firebird, una di quelle serie che vorresti non finissero mai. Non credevo che dei libri trattanti di universi paralleli mi piacessero tanto, anche perché avevo letto qualcosa sullo stesso argomento e non ero rimasta troppo entusiasta quindi non ero andata avanti, ma sono contenta che le cose siano diverse qui.
La Marguerite della Casa Madre sta cercando di chiudere la nostra Marguerite fuori dalle dimensioni che la Casa Madre vuole distruggere uccidendo le altre Marguerite e quindi impedendole di interferire. Questa diventa una corsa contro il tempo per salvare le altre versioni di sé stessa e per capire, nel frattempo, come fermare l’annullamento delle dimensioni.
A fine serie posso dire che questo è il libro che mi è piaciuto di più, la protagonista visita tanti universi e si deve confrontare con il lato più oscuro di sé stessa, un lato che non credeva di avere, un po’ come era successo a Paul nel precedente.
Ho trovato il finale troppo veloce, come se l’autrice avesse deciso di essersi dilungata troppo e che quindi era meglio concludere in fretta, e questo mi ha fatto storcere il naso. Mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa di meno approssimativo invece in quattro e quattr’otto era tutto finito.
A parte questo, non ho nient’altro da criticare (c’è solo la questione dell’inizio della storia di cui avevo parlato nella recensione di Firebird – la difesa), ho letto delle scene veramente bellissime e una in particolare mi è piaciuta tantissimo ed era una cosa in cui speravo dal primo libro!
Sono contenta di averlo scelto ed è una lettura che sicuramente non dimenticherò!

Altri libri nella serie: 

1) Firebird - La Caccia (recensione)
2) Firebird - La Difesa (recensione)

Un'abbraccio,

Giollyna